FOTOGRAFANDO IL CERVO
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FORUM NATURALISTICO. Il CERVO e gli Ungulati, Fauna e Flora della Nostra Italia :: UNGULATI: FOTO e VIDEO
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Re: FOTOGRAFANDO IL CERVO
Mi è mancato, e mi manca tutt'ora, il tassello finale per chiudere il cerchio, o più semplicemente aveva gettato a pochi metri dalla zona che ho battuto, il territorio è comuqnue vasto, è un'impresa davvero difficile.
Confermo, è un'impresa molto difficile anche per altri cervi. Negli ultimi giorni tendono a muoversi verso il primo verde ed allo stesso tempo iniziano a muoversi i cornari. Mettendo insieme le due cose ne esce fuori un bel frullato e non ci si capisce più nulla.
marcog- utente
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Re: FOTOGRAFANDO IL CERVO
Buone feste anche a voi.
marcog- utente
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Re: FOTOGRAFANDO IL CERVO
buone feste anche da me.
gianni- utente
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marcog- utente
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Re: FOTOGRAFANDO IL CERVO
Riccardo ha scritto:@ Ivan anch'io devo fare 100km! 50 andata + 50 ritorno
ho una casa vacanza in prossimità del parco ma ci prendo residenza solo durante il bramito, per il resto dell'anno mi fermo poche volte causa mille impegni.
... e daiiiii , neanche male Riccardo , io intendevo 100km solo x l'andata e solitamente nanna in auto col sacco a pelo , che maroniiiiii
Colgo l'occasione di augurare a tutti un Buon anno
ivan77- utente
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Re: FOTOGRAFANDO IL CERVO
piccolo resoconto del mio inizio anno
2 Gennaio 2017, mi alzo di buon ora, colazione veloce, vestiario pesante, scarponi ed esco frettolosamente dalla mia casa di montagna.
E' ancora buio, guardando in su le nubi non promettono niente di buono ma decido ugualmente di dirigermi in una zona che solitamente non frequento d'inverno, in quanto prediletta dalle femmine, ma in un giretto di qualche settimana fa avevo rinvenuto tracce e fatte sospette, molto sospette, tant'è che decisi quindi di dedicargli un'uscita alle prime luci dell'alba.
Appena mi avvio in macchina le prime goccioline di pioggia bagnano il parabrezza, ma ormai ho deciso, andrò là!
Arrivato sul posto mi avvio a piedi e mi accorgo subito che, sebbene la pioggerella era terminata, ci sono raffiche di vento che portano via, bene, anzi poco bene, si dovrebbe dire tempo da lupi ma a me piace dire tempo da cervi
Le prime luci schiariscono le ombre che avvolgevano le montagne, passo dopo passo giungo nella zona "calda", cammino con attenzione, l'erba e le foglie bagnate non scricchiolano e il vento a mio favore mi agevola l'ingresso nel quartiere sospetto.
Come immaginavo vedo subito le prime femmine, mi metto comodo e inizio a scattare qualche foto
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sono tranquille, e sebbeno ce ne siano parecchie nessuna mi scorge
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dopo i primi scatti mi guardo attorno, non vedo altro, il vento freddo mi sbatte in faccia facendomi presto desistere da quell'appostamento così esposto, continuo a scrutare ma non vedo nessun altro movimento così dopo circa un quarto d'ora decido di spostrami, il vento era troppo forte e il freddo mi stava penetrando nelle ossa!
lascio a terra tele e zaino a faccio 10 passi per vedere oltre... e.... laggiù una sagoma color nocciola chiaro cattura la mia attenzione, "dev'essere un maschio"! Torno subito sui miei passi per prendere binocolo, metto a fuoco e....è proprio un bel maschio! palco scuro, punte chiare, apertura larga... vieni dal babbo amico! anzi è il babbo che viene da te!!
Faccio le valige e mi dirigo rapidamente sul posto che dista circa 3/400mt, un crinalino ci separa così agevola la mia fuga rapida come un disperato che sta perdendo l'aereo!
In quell'istante inizia a piovere di vento, inizio rapidamente a bagnarmi ma non posso rinunciare, sono qui per lui!
Giungo sul posto... eccolo lì! attraverso un fossetto pieno di rovi e fango, una roccambolesca attraversata tradisce la mia presenza ma riesco comunque a immortalare quell'istante a quattrocchi
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Lo osservo sotto l'acqua, uno sguardo anche al mio tele non tropicalizzato ma mi consento qualche altro scatto mentre risale il crinale per fuggire dalla mia vista
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rimango lì sotto i rovi tra il fango finchè non lo vedo svanire tra il bosco.
Soddisfatto di quell'avistamento in una zona in cui non avevo mai visto maschi d'inverno mi accingo a prepararmi per il rientro proteggendo reflex e tele e sfoderando il mio piccolo ombrellino china che sotto le raffiche di vento si smaterializza
Arrivo all'auto bagnato fuori e sudato dentro, mi aspetta una doccia calda e un caldo pasto, pennichella post pranzo e poi via di nuovo a caccia di cervi, l'avventura continua... domani
2 Gennaio 2017, mi alzo di buon ora, colazione veloce, vestiario pesante, scarponi ed esco frettolosamente dalla mia casa di montagna.
E' ancora buio, guardando in su le nubi non promettono niente di buono ma decido ugualmente di dirigermi in una zona che solitamente non frequento d'inverno, in quanto prediletta dalle femmine, ma in un giretto di qualche settimana fa avevo rinvenuto tracce e fatte sospette, molto sospette, tant'è che decisi quindi di dedicargli un'uscita alle prime luci dell'alba.
Appena mi avvio in macchina le prime goccioline di pioggia bagnano il parabrezza, ma ormai ho deciso, andrò là!
Arrivato sul posto mi avvio a piedi e mi accorgo subito che, sebbene la pioggerella era terminata, ci sono raffiche di vento che portano via, bene, anzi poco bene, si dovrebbe dire tempo da lupi ma a me piace dire tempo da cervi
Le prime luci schiariscono le ombre che avvolgevano le montagne, passo dopo passo giungo nella zona "calda", cammino con attenzione, l'erba e le foglie bagnate non scricchiolano e il vento a mio favore mi agevola l'ingresso nel quartiere sospetto.
Come immaginavo vedo subito le prime femmine, mi metto comodo e inizio a scattare qualche foto
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dopo i primi scatti mi guardo attorno, non vedo altro, il vento freddo mi sbatte in faccia facendomi presto desistere da quell'appostamento così esposto, continuo a scrutare ma non vedo nessun altro movimento così dopo circa un quarto d'ora decido di spostrami, il vento era troppo forte e il freddo mi stava penetrando nelle ossa!
lascio a terra tele e zaino a faccio 10 passi per vedere oltre... e.... laggiù una sagoma color nocciola chiaro cattura la mia attenzione, "dev'essere un maschio"! Torno subito sui miei passi per prendere binocolo, metto a fuoco e....è proprio un bel maschio! palco scuro, punte chiare, apertura larga... vieni dal babbo amico! anzi è il babbo che viene da te!!
Faccio le valige e mi dirigo rapidamente sul posto che dista circa 3/400mt, un crinalino ci separa così agevola la mia fuga rapida come un disperato che sta perdendo l'aereo!
In quell'istante inizia a piovere di vento, inizio rapidamente a bagnarmi ma non posso rinunciare, sono qui per lui!
Giungo sul posto... eccolo lì! attraverso un fossetto pieno di rovi e fango, una roccambolesca attraversata tradisce la mia presenza ma riesco comunque a immortalare quell'istante a quattrocchi
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Lo osservo sotto l'acqua, uno sguardo anche al mio tele non tropicalizzato ma mi consento qualche altro scatto mentre risale il crinale per fuggire dalla mia vista
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rimango lì sotto i rovi tra il fango finchè non lo vedo svanire tra il bosco.
Soddisfatto di quell'avistamento in una zona in cui non avevo mai visto maschi d'inverno mi accingo a prepararmi per il rientro proteggendo reflex e tele e sfoderando il mio piccolo ombrellino china che sotto le raffiche di vento si smaterializza
Arrivo all'auto bagnato fuori e sudato dentro, mi aspetta una doccia calda e un caldo pasto, pennichella post pranzo e poi via di nuovo a caccia di cervi, l'avventura continua... domani
Riccardo- utente
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Località : Romagna
Re: FOTOGRAFANDO IL CERVO
Un bel cervo forse con marigne di miglioramento. Sembra un giovane adulto.
Incontro sudato e meritato, ma quando inizia a piovere di vento è meglio fare le valigie al volo... Se inizia a fare sul serio c'è da tornare a casa ridotti come il cigniale!
Incontro sudato e meritato, ma quando inizia a piovere di vento è meglio fare le valigie al volo... Se inizia a fare sul serio c'è da tornare a casa ridotti come il cigniale!
marcog- utente
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Età : 54
Località : Romagna Toscana
Re: FOTOGRAFANDO IL CERVO
dopo la pennichella mi sono preparato nuovamente per andare in una delle solite zone che conosco piuttosto bene, vento è pioggerellina non hanno terminato ma ho voluto ugualmente tentare, male che fosse andato sarei tornato indietro non avendo troppa strada da percorrere, ho però pensato bene di lasciare a casa il china ombrello per equipaggiarmi con quello d'assalto
Giunto sul posto il vento sferza a tratti e la pioggerellina e incontrollabile, una volta da destra, una volta da sinistra... insomma lascio perdere il trepiede e monto il tele sotto l'obrellone mimetico cercando di non bagnarmi troppo.
E poco dopo eccoli qua i miei amici, qualche scatto a mano libera sotto l'ombrello
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questo è un cervo già noto all'occhio del mio tele
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tempo fa lo scambiai da lontano per Brutus, ma ora ho la conferma che non si tratta di lui, gli manca una punta nella corona e, sebbene il palco ha un'apertura molto accentuata e le stanghe sono piuttosto lunghe, non è ai livelli del Brutus.
Che dire, giornata fantastica nonostante il meteo abbia fatto qualche bizza di troppo.
Giunto sul posto il vento sferza a tratti e la pioggerellina e incontrollabile, una volta da destra, una volta da sinistra... insomma lascio perdere il trepiede e monto il tele sotto l'obrellone mimetico cercando di non bagnarmi troppo.
E poco dopo eccoli qua i miei amici, qualche scatto a mano libera sotto l'ombrello
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questo è un cervo già noto all'occhio del mio tele
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tempo fa lo scambiai da lontano per Brutus, ma ora ho la conferma che non si tratta di lui, gli manca una punta nella corona e, sebbene il palco ha un'apertura molto accentuata e le stanghe sono piuttosto lunghe, non è ai livelli del Brutus.
Che dire, giornata fantastica nonostante il meteo abbia fatto qualche bizza di troppo.
Riccardo- utente
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Data d'iscrizione : 13.03.13
Località : Romagna
Re: FOTOGRAFANDO IL CERVO
Mamma mia che bestie che girano dalle vostre parti ragazzi..
nero441- utente
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Data d'iscrizione : 25.08.16
Età : 38
Località : Torino
Re: FOTOGRAFANDO IL CERVO
un paio di giretti post nevicata,
la prima foto è stata scattata quando c'era ancora tanta neve, circa 60/70cm,
una curiosità: ho notato che uno dei due cervi sbatteva i palci su una pianta di medio fusto, non sono un esperto di alberi ma si trattava di un alberello che mentiene le foglie verdi anche in inverno. In un primo momento pensavo fosse un cervo in fuga, poi dopo qualche minuto ho risentito lo stesso rumore... ho pensato che fosse un'altra persona, ma poi ho appurato che si trattava di un cervo che sbatteva i palchi sui rami per far cadere le foglie e cibarsene, mai visto e mai saputo di tali comportamenti.
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poi durante il rientro come in una fiaba mi compare un cervo in mezzo alla strada tutta bianca, con ai lati abeti innevati e io, come spesso accade ho il teleobiettivo smontato... lo prendo velocemente, cerco di mettere a fuoco nonostante l'imbrunire ma non vedo nulla... è appannata!! pulitina veloce ma il cervo si è già defilato tra gli abeti.. eccolo qui
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p.s. 6400iso - tempo 1/15sec
questa è stata scattata una settimana fa, la neve era calata sensibilmente e l'animale ritratto è "il Pirata", colui che vedo e rivedo sia per il bramito e saltuariamente anche d'inverno dal 2012.
Eccolo in veste nevosa
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ed eccolo in veste bramente 2016
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la prima foto è stata scattata quando c'era ancora tanta neve, circa 60/70cm,
una curiosità: ho notato che uno dei due cervi sbatteva i palci su una pianta di medio fusto, non sono un esperto di alberi ma si trattava di un alberello che mentiene le foglie verdi anche in inverno. In un primo momento pensavo fosse un cervo in fuga, poi dopo qualche minuto ho risentito lo stesso rumore... ho pensato che fosse un'altra persona, ma poi ho appurato che si trattava di un cervo che sbatteva i palchi sui rami per far cadere le foglie e cibarsene, mai visto e mai saputo di tali comportamenti.
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poi durante il rientro come in una fiaba mi compare un cervo in mezzo alla strada tutta bianca, con ai lati abeti innevati e io, come spesso accade ho il teleobiettivo smontato... lo prendo velocemente, cerco di mettere a fuoco nonostante l'imbrunire ma non vedo nulla... è appannata!! pulitina veloce ma il cervo si è già defilato tra gli abeti.. eccolo qui
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p.s. 6400iso - tempo 1/15sec
questa è stata scattata una settimana fa, la neve era calata sensibilmente e l'animale ritratto è "il Pirata", colui che vedo e rivedo sia per il bramito e saltuariamente anche d'inverno dal 2012.
Eccolo in veste nevosa
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ed eccolo in veste bramente 2016
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Riccardo- utente
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Località : Romagna
Re: FOTOGRAFANDO IL CERVO
Non avendo visto l'albero non posso sapere cos'era, tuttavia ipotizzo sughera, agrifoglio oppure tasso. Tutte presenti nella nostra zona. Sarebbe interessante capire quale.
Buona per il pirata, immagino che non si sia spostato di molto. Oppure no?
Buona per il pirata, immagino che non si sia spostato di molto. Oppure no?
marcog- utente
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Località : Romagna Toscana
Re: FOTOGRAFANDO IL CERVO
Non che abbia molta esperienza in merito, ma che battano le piante è cosa nota. Me l'hanno confermato più di una volta.
marcog- utente
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Età : 54
Località : Romagna Toscana
Re: FOTOGRAFANDO IL CERVO
Forse è da escludere il tasso, mi sono ricordato che è velenoso.
marcog- utente
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Località : Romagna Toscana
Re: FOTOGRAFANDO IL CERVO
eeeeeh si, il pirata è proprio bello....
chiuso come stanghe, ma la foto del bramito lo esalta appieno!!
io del fatto che battessero le stanghe non lo sapevo proprio, mai sentito.
chiederò qui in zona riscontri, sarebbe bello sapere se è comune per il cervo o se sono solo i vostri che si sono "ingegnati"
chiuso come stanghe, ma la foto del bramito lo esalta appieno!!
io del fatto che battessero le stanghe non lo sapevo proprio, mai sentito.
chiederò qui in zona riscontri, sarebbe bello sapere se è comune per il cervo o se sono solo i vostri che si sono "ingegnati"
clse- utente
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Re: FOTOGRAFANDO IL CERVO
il pirata si sposta di circa un km in linea d'aria, circa il doppio se consideriamo via terra. Durante il bramito batte una zona piuttosto ampia, durante l'inverno invece risiede esattamente dove l'ho fotografato.
L'urtare i palchi nei rami dev'essere un sistema per "sopravvivere" durante periodi totalmente seppelliti dalla neve, difatti la neve era davvero tanta e gli unici segni di alimentazione notati in quei giorni sono gli scortecciamenti e appunto questo singolare episodio di percossione degli alberelli con foghlie verdi tutto l'anno... non si finisce mai d'imparare!
Marco non saprei proprio di che albero si tratta, non ci sono passato vicino.
Dal 2012 il palco ha mantenuto un tatale di sole 8 punte, solo quest'anno una forca e divenuta corona a 3. Ho notato che più che svilupparsi in ramificazioni tende ad un inspessimento pronunciato.
L'urtare i palchi nei rami dev'essere un sistema per "sopravvivere" durante periodi totalmente seppelliti dalla neve, difatti la neve era davvero tanta e gli unici segni di alimentazione notati in quei giorni sono gli scortecciamenti e appunto questo singolare episodio di percossione degli alberelli con foghlie verdi tutto l'anno... non si finisce mai d'imparare!
Marco non saprei proprio di che albero si tratta, non ci sono passato vicino.
Dal 2012 il palco ha mantenuto un tatale di sole 8 punte, solo quest'anno una forca e divenuta corona a 3. Ho notato che più che svilupparsi in ramificazioni tende ad un inspessimento pronunciato.
Riccardo- utente
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Località : Romagna
Re: FOTOGRAFANDO IL CERVO
@ Marco
sai che ho visto segni di presenza di maschi proprio nell'ultima frazioncina prima del valico toscano!? intendo proprio in quei giorni di neve, lassù non è una quota proibitiva d'inverno ma non c'è ne pascolo ne campi, pensavo che la neve fosse un grosso problema e invece mentre facevo divertire mia figlia con la slitta proprio sotto le strutture turistiche mi sono comparse sopra la neve delle fatte, pensa che ormai ci passavo sopra, ho chiesto un time-out a mia figlia e ho dato un'occhiatina... erano fatte di maschio.
Pochi giorni prima la situazione era questa
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sai che ho visto segni di presenza di maschi proprio nell'ultima frazioncina prima del valico toscano!? intendo proprio in quei giorni di neve, lassù non è una quota proibitiva d'inverno ma non c'è ne pascolo ne campi, pensavo che la neve fosse un grosso problema e invece mentre facevo divertire mia figlia con la slitta proprio sotto le strutture turistiche mi sono comparse sopra la neve delle fatte, pensa che ormai ci passavo sopra, ho chiesto un time-out a mia figlia e ho dato un'occhiatina... erano fatte di maschio.
Pochi giorni prima la situazione era questa
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Riccardo- utente
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Re: FOTOGRAFANDO IL CERVO
Beh, francamente lì ora non me lo aspettavo, anche se una volta vidi le fatte nella stessa zona ad aprile mentre andavo per dormienti. Se non fosse per i cercatori di funghi durante l'estate l'abetia sarebbe molto frequentata. I maschi, forse per le loro notevoli dimensioni, amano le foreste spaziose.
marcog- utente
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Località : Romagna Toscana
Re: FOTOGRAFANDO IL CERVO
Sempre per sentito dire i cervi battono le piante anche quando non c'è neve. Forse lo fanno sempre solo per cercare cibo, ma chissà....
In foresta esistono anche piante da frutto come peri e meli selvatici ed i frutti sono sicuramente una bella attrattiva. Qualcuno m'ha pure detto che non disdegnano le mele di casa. Quelle sono ancora meglio
In foresta esistono anche piante da frutto come peri e meli selvatici ed i frutti sono sicuramente una bella attrattiva. Qualcuno m'ha pure detto che non disdegnano le mele di casa. Quelle sono ancora meglio
marcog- utente
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Località : Romagna Toscana
Re: FOTOGRAFANDO IL CERVO
giusto Riccardo, c'è sempre da imparare!!!
penso che sia per questo che continuiamo a seguire questo forum, perchè abbiamo cpito che.. non ne sappiamo ancora abbastanza
quello che io ho osservato è che la neve non mette in particolare difficoltà un adulto, quando è pesante come nella foto di Riccardo abbassa le fronde rendendo disponibili quei rami che prima erano troppo alti, e quando si gela fa da gradino permettendo di arrivare più in alto...
la battitura dei rami io non l'ho mai sentita, non metto in dubbio quanto mi dite, solo che è la prima volta che ne sento parlare... c'è sempre da imparare
penso che sia per questo che continuiamo a seguire questo forum, perchè abbiamo cpito che.. non ne sappiamo ancora abbastanza
quello che io ho osservato è che la neve non mette in particolare difficoltà un adulto, quando è pesante come nella foto di Riccardo abbassa le fronde rendendo disponibili quei rami che prima erano troppo alti, e quando si gela fa da gradino permettendo di arrivare più in alto...
la battitura dei rami io non l'ho mai sentita, non metto in dubbio quanto mi dite, solo che è la prima volta che ne sento parlare... c'è sempre da imparare
clse- utente
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