IN INVERNO IL CUORE DEI CERVI E' PIU' LENTO (da "La Zampa.it" del 19.12.11)
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IN INVERNO IL CUORE DEI CERVI E' PIU' LENTO (da "La Zampa.it" del 19.12.11)
Battiti cardiaci più lenti e stomaco più freddo: i cervi programmano il loro metabolismo per conservare le riserve energetiche durante l'inverno. Lo hanno dimostrato Christopher Turbill e colleghi dell'University of Veterinary Medicine di Vienna (Austria) in uno studio pubblicato sul Journal of Experimental Biology, in cui i battiti cardiaci e la temperatura dello stomaco di 15 femmine sono stati monitorati con uno speciale trasmettitore.
Nonostante in qualsiasi periodo dell'anno la frequenza dei battiti del cuore decresca nei momenti di scarsità di cibo, durante i 18 mesi di studio i ricercatori hanno monitorato l'alimentazione dei cervi rilevando che, indipendentemente dalla quantità di cibo consumata, i battiti del cuore di questi animali diminuiscono gradualmente dai 65-70 al minuto registrati in maggio fino a circa 40 al minuto durante l'inverno. In modo simile, all'arrivo della primavera è stato osservato un forte aumento dei battiti anche se non aumenta il cibo a disposizione.
I ricercatori hanno associato questo fenomeno a una diminuzione della temperatura dello stomaco che, insieme al raffreddamento delle estremità corporee dimostrato in studi precedenti, consente ai cervi di regolare il consumo di energia regolando la temperatura corporea. Secondo i ricercatori anche gli animali più grossi potrebbero sfruttare questo meccanismo per ridurre il metabolismo senza dover abbassare troppo la temperatura interna del corpo.
Nonostante in qualsiasi periodo dell'anno la frequenza dei battiti del cuore decresca nei momenti di scarsità di cibo, durante i 18 mesi di studio i ricercatori hanno monitorato l'alimentazione dei cervi rilevando che, indipendentemente dalla quantità di cibo consumata, i battiti del cuore di questi animali diminuiscono gradualmente dai 65-70 al minuto registrati in maggio fino a circa 40 al minuto durante l'inverno. In modo simile, all'arrivo della primavera è stato osservato un forte aumento dei battiti anche se non aumenta il cibo a disposizione.
I ricercatori hanno associato questo fenomeno a una diminuzione della temperatura dello stomaco che, insieme al raffreddamento delle estremità corporee dimostrato in studi precedenti, consente ai cervi di regolare il consumo di energia regolando la temperatura corporea. Secondo i ricercatori anche gli animali più grossi potrebbero sfruttare questo meccanismo per ridurre il metabolismo senza dover abbassare troppo la temperatura interna del corpo.
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