IL CAPRIOLO

Il torrente Parma, che taglia in due la città, è circondato da una massicciata alta 4-5 metri che separa l'alveo ed una ristretta golena da strade e marciapiedi. Il torrente è dunque sotto il livello della città e lo si può osservare dall'alto. Gli animali sono ormai abituati alla presenza umana, anche mentre si parla, si passa in bicicletta o quant'altro. Queste foto sono state scattate dal marciapiede di una delle vie principali della città. Quindi a due metri da me decine di auto al minuto, autobus, clacson...e i caprioli totalmente indifferenti. Tutto cambia se si scende a piedi nel greto: a quel punto la distanza di fuga diventa normale e se la svignano rapidamente.

Ciao,
Ema

Ciao.
Ecco una foto, sempre di questi ultimi giorni, fatta con grandangolo, in modo da mostrare la vicinanza degli animali. In basso si nota la massicciata di cui parlavo nel post precedente. Come si vede, i due caprioli non sono sconvolti dalla mia presenza (scendo dalla bicicletta, estraggo la macchina fotografica e parlo con altre persone).
Cosa succede quando in un posto non si caccia per un po' di anni...

Emanuele

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La neve comincia a sciogliersi e l'erbetta torna a farsi appetitosa
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Bel maschio con già un bel palco
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Ciao.
Il maschietto con palco asimmetrico fotografato il 21 gennaio scorso, in un'immagine di 3 giorni fa. La differenza tra le stanghe continua, anzi si accentua.

Emanuele

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Complimenti è bellissima questa foto e bellissimo il soggetto .

Due belle stanghe
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E' un bel soggetto! certo che si mimetizza il capriolo!!! Ciaoo

Cavoli quanto sono belli i Caprioli in manto invernale !
Complimenti sia a Ketos che a Giannicarot per le bellissime foto

Quella di KETOS è una bella foto: buona luce e a fuoco.
La mia la definirei un immagine di un bel capriolo!.

è vero ...ma ne vorrei fare di foto come le tue specie al soggetto in questione con il quale mio malgrado non ho un grande feeling

complimenti per la passione che avete e per l'assiduità con cui vi dedicate all'osservazione !

comunque tstorm se metti le tue ci fai impallidire.

Non ci crederai ma di foto ai caprioli non ne ho ...forse qualche "francobollo" ma niente di più...ed anche le mie semplici osservazioni sono pochissime.
Non so se dipende dal fatto che le zone dove sono solito girovagare siano meno frquentate ( non credo) o più semplicemente dalla mia inesperienza sul soggetto in questione ...fattostà che io ed i caprioli continuiamo a ignorarci cordialmente . Grazie anche a voi ( molti che ho il piacere di trovare in questo forum li ho letti con grande interesse anche su altri lidi) ho maturato nell'ultimo anno un pò di conoscenze su Cervi e Daini che ho osservato e fotografato con soddifazione...spero di riuscire a sfatare il tabù del Capriolo anche se ultimamente ho pochissimo tempo libero .

saluti
Stefano

Ringrazio per i complimenti: la confidenza dei soggetti aiuta molto .
Lo stesso giorno del maschietto "asimmetrico" c'era anche lei a rovistare nella neve...

Ciao,
Emanuele

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Complimenti bella foto che carina .

Ciao.
Questo è il maschietto col palco asimmetrico che si pappa i rovi, di cui in inverno son veramente ghiotti!

Alla prossima,
Emanuele

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Un'altra dimostrazione della confidenza dei Caprioli cittadini qui a Parma. Sulla sinistra la strada con fermata dell'autobus.
Ciao,
Ema

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Belli , sono molto confidenti ciaoo .

Se nessuno li molesta è normale che si abituino alla nostra presenza.
Una domanda: gli avete dato un nome?

Quando vado in vacanza c'è una volpe molto confidente che mangia il cibo che gli lasciano. Ciaoo .

Qualche individuo si riconosce in anni successivi, dal palco se maschi, o da qualche cicatrice o particolarità del mantello, ma comunque non arrivo a dare nomi, forse perché mi piace comunque osservarli nella loro selvaticità. L'unico Capriolo che ho seguito per anni ed a cui mi sono davvero affezionato ve lo farò conoscere a breve. A quello sì ho dato un nome, anche se un po' particolare. A breve aprirò una discussione per farvelo conoscere, oppure lo metterò direttamente in questa.
Forse dirò una cosa ovvia, però la confidenza degli animali in genere è un aspetto fantastico del rapporto che può instaurarsi tra uomo e natura. La mancanza di paura, a volte quasi la fiducia che gli animali ci concedono, nonostante a pochi chilometri ricevano fucilate, è quasi commovente. Certamente non bisogna abusare di ciò. Il cibo a volpi, orsi, ecc. rischia di essere solo di danno agli stessi animali: aumenta la possibilità che vengano investiti da auto, l'eccessiva confidenza può esporli a più semplice bracconaggio, ma soprattutto li porta a vivere troppo a contatto con l'uomo, col rischio che un incidente (un morso, un attacco per difesa o altro) si trasformi in un danno d'immagine per la specie poi difficile da recuperare e che a lungo termine può essere sfavorevole per la conservazione.

Ciao,
Emanuele